domenica 9 settembre 2007

FISCHI ALL'INNO FRANCESE


Chissà quante volte, come ogni vero appassionato di calcio e quindi di sport, Big Luciano si sarà messo davanti al televisore a cantare l'inno della nostra nazionale; è un modo, come ce ne sono tanti altri, di sentirsi un pò più italiani, partecipi, uniti a tante altre persone che in quel momento stanno vivendo le medesime attese ed emozioni.
Ma sono certo che nel cantare l'inno di Mameli forse non avrebbe fatto lo stesso con quello francese, ma sicuramente lo avrebbe ascoltato con silenzioso rispetto perchè segno e simbolo di un altro sentire comune, diverso dal nostro, ma non per questo sbagliato.
In questi giorni tanto cordoglio c'è stato e tanti attestati di stima per il "nostro" immenso tenore, ma credo che su tutto bisognerebbe riflettere e imparare da lui la sua felicità di mostrarsi italiano al mondo, ma allo stesso tempo uomo del mondo, rispettoso delle altre culture, degli altri stili di vita che infatti lo hanno sempre accettato e ben voluto.
Fischiare un inno oltre che grande esempio di maleducazione è anche un grave gesto di ignoranza proprio perchè non si fischia solo su delle note musicali (e già questo sarebbe da condannare), ma si fischia sulla storia di un popolo, su una tradizione, quasi sempre su dei morti che hanno lottato per delle libertà di cui, oggi, "facciamo uso" quotidianamente anche noi.
Fischiare un altro inno, quindi, è fischiare sulla storia dell'uomo e quindi anche sulla nostra.
Maleducazione quindi e ignoranza, mancanza di civiltà e vergogna; brutto anche constatare che, avvenuto nella "civilissima" Milano, il gesto ha avuto un risvolto mediatico altamente insufficiente,soprattutto in paragone a quello che si ha quando gli stessi eventi accadono a Roma e dintorni.
Perchè fischiare un inno vale come se fischio o insulto un giocatore africano...Credo sia inutile nascondersi dietro un dito.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' splendido sentire le parole del Presidente Aquili.
Condivido pienamente il suo pensiero, mi associo alla sua indignazione, e mi sono vergognato ieri sera, durante l'inno francese, di essere italiano.
I francesi avevano applaudito il nostro inno in quel di Parigi.
Dobbiamo fare ancora passi da gigante per raggiungere un livello accettabile di senso civico e rispetto delle diversità.
Studieremo insieme, in capo alla lega, delle soluzioni e iniziative che direzionino la sensibilità di tutti verso il rispetto reciproco.

Lucio Spiridione

Anonimo ha detto...

purtroppo il calcio di oggi è questo...meditate gente....