Oggi c'è stato l'ultimo saluto al tifoso della Lazio ucciso domenica.
Ritengo inopportuno questa settimana discorrere come sempre del nostro gioco.
Mi piace sottolineare la moltitudine di gente che oggi ha partecipato all'addio e soprattutto di come la gente, stufa delle continue strumentalizzazioni abbia dimostrato ai pochi che intonavano cori contro la polizia quali siano le cose più importanti.
Credo sia inutile creare barricate, ponti, fazioni contro o pro qualcuno; è più importante, a mio modesto parere, sapersi incontrare, dialogare fare in modo che certe cose non accadano più, le più estreme (arrivare alla morte), ma anche quelle considerate ormai "normali" che settimanalmente riempiono le cronache delle nostre partite di calcio, ma che normali non devono più essere.
Nello stesso tempo garantire una sana giustizia a tutti a chi la rispetta, perchè ne va della tranuqllità sociale, ma anche a chi sbaglia, perchè nella giusta pensa da scontare possano sempre esserci i presupposti perchè non sbagli più o comunque siano un esempio per tutti gli altri.
Se si riesce a far passare questo messaggio allora la morte di Gabriele non sarà stata vana e il suo ricordo vivrà giornalmente in ogni tifoso che si appresterà a recarsi a vedere una partita di pallone.
Un pensiero di cordoglio alla sua famiglia e uno al poliziotto che con un folle gesto ha distrutto la propria esistenza: penso che su questo il nsostro blog possa ritrovarsi unanime e d'accordo.
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